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Post by DM Sith on Sept 20, 2021 9:13:04 GMT 1
INTRODUZIONE ATTENZIONE: Ci teniamo a ricordare e precisare che la razza degli elfi di Forgetten Realms non ha nulla a che vedere con gli Elfi presenti nelle opere di Tolkien. Si è quindi invitati a giocare la razza nel giusto contesto e nella giusta ambientazione senza riferimenti esterni, sicuramente belli, ma altrettanto inappropriati. Ricordiamo inoltre che in questa ambientazione gli Elfi non sono affatto immortali. Vivono alcuni secoli (non millenni) e invecchiano fino a morire di, appunto, vecchiaia. NB: Sul manuale Races of the Wild (p. 14 versione inglese), che non rientra nell'ambientazione dei Forgotten Realms, è descritto che vi sono pochi elfi che, quando sentono che la loro fine è vicina (il che significa che ormai sentono di essere troppo vecchi e prossimi al trapasso), intraprendono un viaggio planare, se hanno i mezzi per farlo, per cercare di raggiungere Arvandor, dove moriranno, per ricongiungersi a Corellon Larethian.
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Post by DM Sith on Sept 20, 2021 9:15:57 GMT 1
ELFO DEI BOSCHI Prologo: Gli elfi dei boschi sono una delle più numerose sottorazze elfiche di Faerûn, un popolo giovane e sicuro di sé e che occupa con decisione le antiche dimore boschive degli elfi. Eredi della seconda generazione delle nazioni elfiche, gli elfi dei boschi considerano il loro reame come l'erede naturali delle nazioni come Eaerlann o Cormanthyr. Mentre gli antichi imperi si espansero con la forza e con l'orgoglio, però, il regno degli elfi dei boschi spera di raggiungere lo stesso risultato grazie alla compassione e all'umiltà. Gli elfi dei boschi non considerano la loro terra una cosa distinta da Faerûn. Capiscono meglio dei loro cugini che, bene o male, i loro destini sono legati strettamente a quelli degli umani, dei nani e degli Halfling che vivono intorno a loro. Descrizione fisica: Chiamati anche elfi di rame o elfi silvani, questi elfi hanno la pelle ramata con una leggera sfumatura di verde e occhi castani, verdi o nocciola. I capelli sono di solito castani o neri e occasionalmente biondi o rosso ramato. Gli elfi dei boschi si vestono con abiti poco elaborati, simili a quelli degli elfi della luna, ma non altrettanto colorati. Preferiscono le tuniche o i vestiti di taglio più semplice, decorati con ricami a motivi naturali. Apprezzano particolarmente le armature di cuoio e ne indossano spesso degli esemplari magnificamente costruiti anche quando non si sentono in pericolo. Gli elfi dei boschi sono una razza umile e solo raramente sceglie di migliorare il proprio aspetto con gioielli o accessori simili. Atteggiamento mentale: Gli elfi dei boschi sono calmi, sereni e difficili da prendere di sorpresa. La loro pazienza è leggendaria. Sono tutt'uno con il mondo della natura e non si trovano a loro agio nelle aree fortemente civilizzate. Hanno perduto l'impulso di costruire e sostituire la natura con mura e palazzi; perfino le città erette dai loro cugini elfici sembrano sciocche agli occhi di un elfi dei boschi. Sono giunti a credere che gli edifici di pietra siano per natura transitori e che col tempo, le foreste torneranno a coprire anche le più grandi fra le città. Le altre razze considerano questo atteggiamento fatalistico o sussiegoso e di conseguenza gli elfi dei boschi trovano difficile comprendere chiunque non sia un elfi dei boschi a loro volta. Società: Gli elfi dei boschi vivono in armonia con la natura, usando quello che trovano già nell'ambiente per ripararsi o difendersi. Non sono nomadi e rivendicano il possesso di vasti tratti delle foreste più profonde di Faerûn. Alcuni elfi dei boschi scelgono di vivere facendo a meno delle case, mobili e ogni altra proprietà che non possono portarsi addosso, usando i rami più alti dei grandi alberi o le grotte naturali come riparo o deposito. La maggior parte degli elfi dei boschi preferisce abitare in piccoli villaggi permanenti costruiti di pietra naturale non tagliata e legno amorevolmente scolpito, così attentamente da mimetizzarsi nell'ambiente circostante, che un cacciatore umano potrebbe attraversare il centro di uno di essi senza nemmeno rendersene conto. Gli elfi dei boschi aderiscono a una tradizione secondo la quale a comandare sono i loro druidi più vecchi ed esperti, sebbene molti villaggi formino un consiglio di anziani selezionati fra gli elfi più saggi e navigati di ciascuna famiglia, con il compito di amministrare le faccende quotidiane. Gli elfi dei boschi sono eccellenti cacciatori e passano buona parte del loro tempo a percorrere i loro territori in cerca di cibo o di intrusi nel loro reame. Il resto del tempo viene speso a festeggiare e godersi la vita tra i rami degli alberi; in questo, sono molto simili agli elfi della luna e a quelli selvaggi. Con la fine della Ritirata, gli elfi dei boschi stanno rapidamente riallacciando i contatti con il mondo civilizzato. Sebbene siano sempre stati riluttanti a permettere agli altri di accedere alle loro terre, gli elfi dei boschi si rendono conto che i tempi stanno cambiando e che se la loro razza vuol sopravvivere, forse è tempo che cambino anche loro. Divinità: Gli elfi dei boschi dei boschi venerano i Seldarine, ma nutrono un rispetto e una riverenza speciale per le antiche divinità silvane di Faerûn, Silvanus e Mielikki. Tra i Seldarine, gli elfi dei boschi adorano in particolar modo Solonor Thelandira, il Grande Arciere e Rillifane Rallanthil, il Signore delle Foglie. In qualità di dio degli arcieri e della caccia, Solonor viene considerato il patrono speciale di questa sottorazza elfica e prima di andare in battaglia un elfo dei boschi invoca spesso il suo nome. Rapporti con le altre razze: Nei cinquecento anni trascorsi dalla caduta di Eaerlann, gli elfi dei boschi sono stati dimenticati da quasi tutti gli altri popoli di Faerûn. Solo quegli umani e nani nativi del Nord e che avevano dimestichezza con i confini della Grande Foresta hanno mai visto gli elfi di rame. Anche se gli elfi dei boschi si nascondono nelle parti più inaccessibili delle foreste e sono quindi irraggiungibili dai loro vicini, ironicamente, essi sono la più compassionevole e comprensiva delle sottorazze elfiche. Come gli elfi della luna, accettano il potere raggiunto dall'umanità e cercano di vivere in pace con i loro vicini umani guidando la loro espansione, anziché cercando di scoraggiarli o intimidirli con la forza o con la magia. Gli elfi dei boschi hanno una lunga storia di collaborazione con i nani degli scudi; per estensione, essi hanno un atteggiamento favorevole anche nei confronti della maggior parte dei nani. Gnomi e Halfling sono altresì benvenuti come amici e potenziali alleati. D'altro canto, gli elfi dei boschi hanno riservato un angolo gelido nel loro cuore per creature come orchi e gnoll, che portano asce, fuoco e massacri nelle foreste che il popolo dei boschi ha giurato di proteggere.
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Post by DM Sith on Sept 20, 2021 9:19:31 GMT 1
ELFO DELLA LUNA Prologo: Gli elfi della luna sono la più comune delle sottorazze elfiche di Faerûn. Descrizione fisica: Hanno la pelle chiara, talvolta con sfumatura azzurrine, e i capelli bianco-argentati, neri o blu, i colori tipici degli umani sono piuttosto rari. I loro occhi sono blu o verdi, con pagliuzze dorate. Preferiscono indossare abiti rustici di taglio semplice che, tuttavia, sono di fattura squisita e raffinata. Adornano i loro indumenti con disegni ricamati, perline e simili, preferendo i colori della terra per la vita di tutti i giorni, tonalità che li aiutano a mimetizzarsi nel fogliame. Nei posti in cui si sentono sicuri o quando è ora di far festa, gli elfi della luna amano vestirsi con colori sgargianti. I capelli sono portati in trecce o a coda di cavalli, intrecciati con perline o fili colorati. Talvolta gli elfi della luna usano tatuaggi o pitture corporali che raffigurano simboli mistici, ma senza spingersi ai livelli degli elfi selvaggi. Atteggiamento mentale: Gli elfi argentati sono più impulsivi degli altri elfi, e non amano restare nello stesso posto per un periodo di tempo troppo prolungato. Quasi tutti gli elfi della luna sono al massimo della felicità quando sono in viaggio, specialmente attraverso le distese di terre selvagge che ancora sopravvivono in Faerûn. Questa è probabilmente la ragione principale del perché sono i più amichevoli e disponibili nei confronti delle altre razze rispetto ad altri elfi. Gli elfi della luna hanno osservato gli umani per un lasso di tempo assai più lungo dei loro cugini del sole o dei boschi, e sanno che i "non elfi" non sono sciocchi o privi di importanza come crede la maggior parte degli altri elfi. Ritengono che per mezzo del contatto con i promettenti regni umani come Silverymoon, e dall'inserimento della cultura elfica in queste giovani nazioni, si possa ottenere una migliore probabilità di sopravvivenza e prosperità per l'intera razza degli elfi. Gli elfi della luna sono attratti dall'avventura semplicemente a causa della loro voglia di vagabondare. Vogliono vedere e fare il più possibile nel corso delle loro lunghe vita. Società: Gli elfi della luna sono spiriti nomadi, che raramente si stabiliscono in uno stesso posto per un periodo di tempo prolungato. Apprezzano vivere insieme agli elfi del sole e dei boschi, ma altrettanto frequentemente abitano nelle zone dominate dagli umani, dagli Halfling o addirittura dagli gnomi. Le loro case tendono ad essere semplici, confortevoli e senza pretese. Gli elfi argentati sono meno seri e solenni nelle loro usanze rispetto agli elfi del sole. I loro canti e poemi sono più leggeri, e spesso piuttosto umoristici. Amano anche dilettarsi in una serie di forme artistiche, incluse la scrittura e la pittura. Agli elfi della luna piacciono molto anche i giochi d'azzardo e di fortuna, Le bevute, i banchetti e i festeggiamenti costituiscono una parte integrante della loro società. Il lato più serio degli elfi della luna si manifesta nei momenti di tensione. Gli elfi della luna sono altrettanto abili con le armi e con la magia quanto i loro cugini delle altre sottorazze elfiche, e non esitano ad agire se una situazione richiede una soluzione violenta. Persino nella guerra, però, cercano di trovare speranza e umorismo, dal momento che è proprio in questi tempi oscuri che la gioia e la leggerezza acquistano il loro valore maggiore. Gli elfi della luna si radunano in bande poco organizzate, costituite da più o meno una dozzina di grandi famiglie. Il governo di queste comunità è di tipo democratico: tutti gli elfi della banda possono dire la loro nelle decisioni importanti, sebbene la voce di uno o due individui appartenenti alle famiglie più sagge o con maggiore esperienza, tendano ad avere di solito la meglio. Nei momenti di pericolo, la banda sceglie un anziano o un capo guerriero che li possa condurre incolumi fino alla fine della crisi. Divinità: Gli elfi della luna adorano i Seldarine. Un elfo della luna si identifica con tutte le divinità elfiche, ma di solito ne sceglie una come divinità patrona personale. A differenza dei loro cugini del sole, molti elfi della luna adorano Anghrradh, che credono essere una fusione delle tre dee Sehanine, Aerdrie Faenya e Hanali Cenanil. Gli elfi della luna la ritengono di uguale potenza a Corellon Larenthian, che viene per lo più considerato come suo consorte. Le cerimonie religiose degli elfi della luna sono esuberanti, gioiose e rumorose; anche i più devoti tra gli elfi della luna riconoscono che alcune cerimonie e solennità non sono altro che scuse per far festa. Rapporti con le altre razze: Delle varie sottorazze elfiche, gli elfi della luna sono i più tolleranti nei confronti dei non elfi. Viaggiano spesso e su grandi distanze, e un elfo della luna può aspettarsi di interagire con centinaia di razze diverse nel corso della sua vita. Gli elfi della luna trovano inebriante e sempre piena di sorprese la diversità delle razze di Faerûn, e apprezzano specialmente le intuizioni di quelli che sono diversi da loro, poiché spesso pensano a delle cose che un elfo non prenderebbe nemmeno in considerazione. Questa apertura mentale e disposizione ad accettare le nuove idee viene considerata sciocca e pericolosa da parte degli altri elfi, per cui ironicamente sono spesso proprio quelli della loro stessa specie a reagire nel modo più freddo nei loro confronti. Nonostante le loro menti aperte, però, gli elfi della luna hanno poca pazienza o interesse nei riguardi dei vari esseri malvagi, disprezzando in maniera particolare orchi e gnoll. Evitano le regioni in cui queste due razze sono dominanti, sebbene gli avventurieri elfi della luna si infiltrino spesso in questi territori per spiarle. Gli elfi della luna condividono con le altre sottorazze elfiche l'odio e il disprezzo per i drow.
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Post by DM Sith on Sept 20, 2021 9:22:24 GMT 1
ELFO SELVAGGIO Prologo: Gli elfi selvaggi di Faerûn sono sfuggenti e brutali, e di conseguenza li si vede raramente al di fuori delle foreste che sono la loro dimora. Nelle epoche passate, gli elfi selvaggi (o elfi verdi come sono più raramente conosciuti) innalzarono grandi regni nelle foreste e armarono eserciti per difendere le loro case, ma col passare del tempo hanno abbandonato sempre più le caratteristiche della civiltà, diventando una razza sfuggente e furtiva. Gli elfi selvaggi sono sempre a contatto con la natura, in misura ancor maggiore rispetto agli altri elfi, ma hanno dimenticato molte delle arti elevate e delle conoscenze del loro popolo, preferendo la furtività e la sopravvivenza alle costruzioni e l'apprendimento sui libri. Descrizione fisica: Gli elfi selvaggi sono tozzi e di corporatura robusta, paragonati ai loro cugini. Hanno la pelle tendente al marrone scuro, e i loro capelli variano dal nero al castano chiaro, diventando bianco-argentati in età più avanzata. Stanno in silenzio alla presenza di chiunque non appartenga alla loro razza, e diventano rapidamente ostili quando si trovano in queste circostanze scomode. Indossano pochissimi articoli di abbigliamento, ma compensano questo fatto con decorazioni corporali di ogni tipo: tatuaggi, pitture di guerra, piume e gioielli con perline che mostrano una fattura sorprendentemente complessa e raffinata. Gli elfi selvaggi sono alti quanto i loro cugini della luna e del sole, ma sono più muscolosi. Atteggiamento mentale: La storia tragica degli elfi selvaggi ha fatto si che la loro principale reazione agli estranei sia la diffidenza. Le loro tattiche per occuparsi degli intrusi variano da tribù a tribù. Alcune si limitano a nascondersi e a lasciare che gli estranei passino senza accorgersi di nulla, mentre altre attaccano e catturano gli intrusi. Gli elfi selvaggi uccidono di rado la gente che catturano, preferendo usare la magia per alterare i loro ricordi, e poi portarli lontano prima di lasciarli andare. Fanno amicizia molto lentamente, e la maggior parte dei non elfi non dispone semplicemente di una vita abbastanza lunga per guadagnarsi la fiducia di una delle loro tribù. Sono estremamente abili nel combattimento, e spesso provano un piacere selvaggio nel caos e nella loro furia primordiale. Ben poche cose al mondo possono rivaleggiare in accanimento con la furia di una tribù inferocita di elfi verdi. Società: Quando sono fra i loro amici e cugini, gli elfi selvaggi sono piacevoli ed estroversi, quasi come gli elfi della luna. I loro banchetti e celebrazioni sono eventi di grande gioia, pieni di canti danzi e ogni genere di attività allegra. Uno dei modi preferiti per festeggiare qualcosa è quello di organizzare una battuta di caccia. Queste battute sono eventi tribali, a cui tutti gli elfi della comunità, giovani e vecchi, prendono parte. La caccia vera e propria è talvolta soltanto una minima parte dell'evento, che può includere anche una cerimonia religiosa e una festa per tutta la tribù. La natura dispersa e tribale degli elfi verdi implica anche che non esistono due tribù perfettamente uguali. Alcune si sono stabilite in villaggi permanenti di rozze capanne, mentre altre sono nomadi, vivono in tende e vagano su vaste espansioni di territorio selvaggio. Le separazione dei sessi è comune: alcune tribù sono esclusivamente matriarcali, mentre altre sono patriarcali. Divinità: Gli elfi selvaggi adorano i Seldarine, e in particolare Rillifane Ralanthil, ma questa venerazione non si avvicina neppure alla struttura organizzata e irreggimentata delle altre sottorazze elfiche. Piuttosto, gli elfi verdi adorano i loro dei individualmente quando ne sentono l'impulso. Sono in costante comunicazione con un vasto pantheon di spiriti della natura, ognuno dei quali rappresenta la manifestazione dell'archetipo di un animale o di un fenomeno naturale. Rapporti con le altre razze: Gli elfi verdi non cercano di allacciare relazioni con altre razze, e fanno del loro meglio per restare invisibili e sconosciuti. Ciononostante, è capitato che degli elfi selvaggi abbiano interagito con gli avventurieri, gli esploratori o i viaggiatori che si sono perduti nei boschi. Di solito, queste persone vengono catturate, i loro ricordi cancellati per mezzo della magia, e poi lasciate libere in qualche posto lontano dai territori della tribù. Raramente gli elfi permettono ad un estraneo di visitare il loro campo, e questo avviene di solito in caso di enorme pericolo, quando sono costretti ad avvalersi dell'aiuto di qualcun altro. I rari individui che riescono a impressionare e a fare amicizia con una tribù di elfi selvaggi, scoprono che l'amicizia di questi ultimi è forte e fedele, e ricevono spesso il dono dei tatuaggi magici o degli spiriti animali degli elfi selvaggi.
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Post by DM Sith on Sept 20, 2021 9:24:43 GMT 1
ELFO DEL SOLE
Prologo: La maggior parte degli elfi del sole di Faerûn vive sull'isola di Evermeet, avendo abbandonato ciò che restava dei loro antichi regni nel corso dei secoli successivi alla caduta di Illefarn e Cormanthyr. Stanno tornando sul continente soltanto adesso, per ristabilirvi la loro presenza. Gli elfi del sole sono famosi per la loro padronanza della magia sia arcana che divina, superiore a quella posseduta da qualsiasi altra razza vivente. le opere di alta magia elfica sono sopravvissute per migliaia di anni nei rifugi nascosti degli elfi del sole. Gli elfi del sole sono responsabili della maggioranza delle grandi città elfiche della leggenda, sebbene anche le altre sottorazze elfiche abbiano contribuito alla costruzione di molte di esse. Myth Drannor è forse la più famosa delle loro creazioni, anche se non la più magnifica. I reami degli elfi sono argomento di leggenda, e per migliaia di anni hanno avuto una parte fondamentale nella storia di Faerûn. Gli elfi del sole sono ben coscienti di questo fatto, dal momento che si tengono a distanza dalle razze non elfiche, e spesso non permettono a quegli "esseri inferiori" di accedere alle loro terre. Tra tutte le sottorazze elfiche, gli elfi del sole sono i più arroganti e altezzosi, ancora più degli Avariel, al cui alterigia è radicata nella loro pietà per le razze terrestri. Gli elfi del sole ritengono di essere la vera razza elfica, i costruttori e i capi dei reami elfici, e che le altre sottorazze siano incapaci di tener fede alla solennità e alla dignità della loro antica e nobile stirpe. Descrizione fisica: Gli elfi del sole hanno la pelle bronzea, i capelli biondo dorati, ramati o neri, e gli occhi verdi o del colore dell'oro. Prediligono la contemplazione, la conoscenza e lo studio ai giochi di destrezza e le canzoni allegre degli eltri elfi, ma sembrano incarnare l'ideale di bellezza, grazia e portamento ultraterreno del popolo elfico. Gli elfi del sole si vestono con indumenti che sono allo stesso tempo magnifici e non ostentati, preferendo colori freddi come il verde o il blu. Adornano oi loro abiti con ricami di fili d'oro o di mithral, in disegni complicati, ma non appariscenti, che sono facili da ignorare a prima vista. I loro gioielli sono di foggia semplice, ma di fattura assolutamente squisita. Atteggiamento mentale: Gli elfi del sole credono di essere stati scelti da Corellon Larenthian per essere i difensori della storia e delle tradizioni elfiche. Essi sono anche la più paziente delle razze elfiche, e dedicano il loro tempo a perfezionare un lavoro, piuttosto che semplicemente a finirlo. Per un elfo del sole, fare un lavoro in fretta o finire un progetto con un risultato diverso dalla perfezione significa tradire gli ideali della sua razza. Di conseguenza, essi tendono ad avere un assortimento di abilità molto più limitato rispetto agli altri elfi, ma sono i maestri indiscussi di qualsiasi arte, mestiere o abilità verso la quale rivolgono i loro sforzi. L'unica eccezione a questa regola è rappresentata dal combattimento. Gli elfi del sole non amano battersi, ma sono comunque ben addestrati alla guerra. Considerano il combattimento un male necessario, e che dovrebbe essere risolto nel più breve tempo possibile. Gli elfi del sole sono la sottorazze elfica meno incline a intraprendere il cammino dell'avventura. Vedono poco senso nel vagare per il mondo e incontrare altri popoli, specialmente quando qualsiasi elfo del sole può godere di tutte le comodità, lo studio e la contemplazione che vuole semplicemente restandosene in uno dei regni nascosti della loro stirpe. Società: Gli elfi del sole sono pazienti, solenni e ponderati, e la loro società riflette queste caratteristiche. I loro edifici, pur essendo esteticamente belli e architettonicamente brillanti, tendono all'ostentazione. Ciononostante, gli elfi del sole vanno molto fieri delle loro costruzioni, ritenendo che nulla di meno della perfezione sia degno dei difensori della storia e della tradizione elfica. Gli elfi del sole rispettano l'erudizione e la saggezza. Anche la più umile delle dimore degli elfi del sole, dispone di una stanza o due piene di vecchie pergamene, mappe e libri. Gli elfi del sole hanno una ricca tradizione di governi nobiliari, e la maggior parte delle loro comunità, sono governate da un monarca che può fare risalire la propria genealogia fino ai tempi della Prima Guerra delle Corone. Un nobile degli elfi del sole è riconosciuto per l'onore del nome della sua famiglia, per il potere magico e le conoscenze che la sua famiglia ha accumulato, e per il lusso e la bellezza della sua sontuosa dimora. Rapporti con le altre razze: Gli elfi del sole provano affetto per i loro cugini della luna, anche se questo affetto p spesso condiscendente, pur se in modo non intenzionale. Temono che i loro cugini della luna siano troppo irriverenti e incostanti, e si sforzano di aiutarli a tornare ad un atteggiamento più consono all'appropriato modo di vita elfico per mezzo di severe indicazioni e suggerimenti paterni. Ammirano gli elfi dei boschi e ritengono che incarnino alla perfezione lo spirito elfico di affinità con la natura. Gli elfi del sole hanno buoni rapporti con i loro cugini dei boschi, sebbene la natura schiva di questi ultimi, renda i contatti piuttosto rari. Gli elfi del sole sono leggermente confusi nei confronti degli elfi selvaggi, e sperano un giorno di riuscire a civilizzarli. Il pregiudizio degli elfi del sole nei confronti delle altre razze (in particolar modo degli umani) può essere molto intenso. Molti elfi del sole non si degnano nemmeno di rivolgere la parola a un umano, e preferirebbero lasciare che un uomo muoia piuttosto che muovere un dito per salvarlo. Questo atteggiamento è in un certo modo comprensibile, vista la maniera con cui storicamente gli umani hanno trattato gli elfi del sole e le loro terre, ma non serve certo a procurar loro molti amici nei vicini regni degli uomini. Se c'è una genìa per la quale gli elfi del sole nutrano un disprezzo assoluto, questi sono i drow, che considerano un abominio e un insulto ai Seldarine, e che spesso attaccano a vista.
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